A cura di Greta Piccininni.
Diciamo spesso che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, ammettendone dunque un’intrinseca ed irrisolvibile diversità. Dovremmo, allora, riconoscere che tale diversità è fondamentale anche nella medicina, sia per quanto riguarda lo stato di salute e la manifestazione di malattie e condizioni croniche, sia per come devono essere poi sviluppati percorsi di prevenzione, diagnosi e cura.
Esistono, infatti, importanti differenze, sia biologiche, sia comportamentali tra i due sessi, che incidono sulla salute. Per questo occorre distinguere tra due concetti fondamentali: il sesso e il genere.
Sesso e Genere non sono sinonimi
Con il termine “sesso” ci si riferisce alle caratteristiche fisiche e biologiche dell’individuo: così le differenze di sesso si basano su fattori biologici. Essi includono le concentrazioni ormonali, gli apparati riproduttivi, l’espressione dei geni sui cromosomi X e Y e i loro effetti e le diverse conformazioni fisiche, come ad esempio, la più alta percentuale di grasso corporeo nelle donne.
Il genere, invece, è associato al comportamento, allo stile di vita e all’esperienza. Il genere è un costrutto sociale, cioè qualcosa che è creato dalla società e non inerente al nostro corpo. Le categorie inerenti al genere, essendo socialmente costruite variano da società a società e possono modificarsi nel tempo. Solitamente al genere è attribuita una gerarchia, e questo produce disuguaglianze e discriminazioni.
Come interagiscono tra loro sesso e genere
Sebbene sesso e genere siano due concetti diversi, sono molto legati tra loro. Spesso diventa molto complesso separarne l’interazione. In alcuni casi, il sesso influenza la salute modificando il comportamento, che è più associato al genere. Questo accade, ad esempio, quando il testosterone provoca comportamenti aggressivi, portando ad esporsi a rischi o a trascurare la propria salute.
Viceversa, comportamenti ripetuti, come cattive abitudini e stili di vita, un’alimentazione sbagliata o l’esposizione a stress e inquinamento possono portare a modificazioni genomiche ed epigenetiche.
Come influiscono sesso e genere sulla salute?
Innanzitutto, sesso e genere determinano significative differenze nell’incidenza e nella mortalità di moltissime malattie, tra cui quelle del sistema cardiovascolare, polmonare e immunitario e tutte le patologie correlate.
In secondo luogo, sesso e genere sono discriminanti fondamentali anche per l’accesso delle persone all’assistenza sanitaria, l’utilizzo del sistema sanitario (quanto e come) e i comportamenti del personale medico. Tipiche differenze di genere si possono riscontare nella prevenzione delle malattie, nell’accesso alle informazioni di salute e alle cure, nella prescrizione dei farmaci, nonché nella comunicazione tra il personale sanitario e le persone con patologia e i loro caregiver.
Tutte queste differenze trovano ampio riscontro nella letteratura scientifica, basti pensare che sono oltre 10.000 gli articoli scientifici che trattano le differenze di sesso e genere in medicina.
La medicina di genere
Nonostante la ricchezza di dati sulle differenze, la pratica medica non tiene sufficientemente conto del genere nella diagnosi, nel trattamento o nella gestione della malattia. Invece, tutte le differenze di cui abbiamo parlato finora devono essere considerate nell’organizzazione dell’assistenza sanitaria ed in generale della sanità pubblica, nelle relative normative e nella formazione del personale medico. In sostanza, la medicina deve considerare gli effetti sia del genere che del sesso nel prendere in cura una persona o nell’attivare sistemi di prevenzione e trattamento.
Da qui l’importanza della medicina di genere, che prende in considerazione proprio le differenze biologiche e socio-culturali per migliorare l’assistenza medica e sanitaria.
La medicina di genere riguarda tutti
Attenzione, però, a non cadere nella trappola cognitiva di credere che la Medicina di genere sia la stessa cosa di pensare ai bisogni specifici delle donne in sanità. È importante sottolineare che la medicina di genere non riguarda solo la salute delle donne, né si limita alle malattie che colpiscono gli organi riproduttivi, ma si interessa delle malattie che possono colpire entrambi i sessi e deve considerare i bisogni di entrambi i sessi.
È opportuna una maggiore attenzione alle donne nel caso in cui manchino dati specifici sulle donne, e un’attenzione maggiore sugli uomini nel caso manchino dati specifici sugli uomini. Ne è un esempio il carcinoma della mammella, che nel Mondo Occidentale colpisce circa 1 uomo ogni 100 donne, ha una prognosi peggiore nell’uomo legata soprattutto al ritardo diagnostico e ad una terapia studiata specificamente per il sesso femminile. Altro tipico esempio di malattia più frequentemente presente nel sesso femminile è l’osteoporosi, che nell’uomo è sottovalutata, sotto-diagnosticata e sotto-trattata.
La medicina di genere è una dimensione trasversale del sapere medico ed un criterio complesso di valutazione scientifica, fondamentale per valutare l’influenza del sesso e del genere sulla fisiopatologia umana e sulla sintomatologia clinica, che sono essenziali per garantire equità ed appropriatezza delle cure e una corretta programmazione sanitaria. Infatti, le differenze di genere sono presenti in ogni specialità della medicina.
Il crescente sostegno del mondo scientifico
È vero che, spesso, a livello globale e nella maggior parte dei Paesi, sono le donne ad essere maggiormente svantaggiate nell’accesso alle cure, a causa della disuguaglianza di genere e la discriminazione sociale che esiste in generale verso il genere femminile, e questo mette a rischio la loro salute.
Sicuramente, l’implementazione di percorsi di prevenzione e di diagnosi-terapia-assistenza basati su principi di personalizzazione ed equità di genere richiede conoscenza, impegno e soprattutto tempo. Ma i risultati che emergono dalla ricerca non possono sicuramente essere ignorati.
Fortunatamente, il crescente sostegno del mondo scientifico fa sperare in un notevole balzo in avanti verso l’inclusione di tali principi nell’organizzazione dei sistemi sanitari e la medicina digitale potrebbe ulteriormente favorire sia la personalizzazione delle cure sia l’equità di accesso, a beneficio di tutte le persone con patologia a prescindere dal genere.
EX-HEALTH: il digitale può ridurre le disparità di genere in sanità?
Per approfondire il tema della personalizzazione della cura e della prevenzione in base al genere, scopri EX-Health, il progetto di Helaglobe per indagare se e come il digitale possa essere strumento di riduzione delle disparità di genere in sanità.
Referenze
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