Esiste un possibile punto di incontro tra serious game e telemedicina?

Serious game for health

Nuovi modelli di serious game oggi propongono la fruizione di “terapie di gioco” sia in ambito clinico e che al domicilio del paziente.

L’obiettivo è quello di favorire la possibilità di utilizzo del gioco da parte del paziente e conseguentemente l’apprendimento o la correzione di un comportamento. Ciò è vero, ad esempio, nel settore delle problematiche socio-comportamentali, dove l’apprendimento di specifici comportamenti richiede tempi lunghi e la reiterazione dell’insegnamento.

La possibilità di fruire dei serious game ha dimostrato il miglioramento dell’outcome clinico dei pazienti rispetto al solo trattamento con terapie farmacologiche e comportamentali di tipo tradizionale.

Le dinamiche tipiche dei serious game – che prevedono anche un coinvolgimento empatico del giocatore e un continuo feedback da parte del gioco, positivo o negativo a seconda della performance dell’utente – potenziano l’effetto complessivo della terapia.

Questi vantaggi sono ulteriormente enfatizzati se l’utilizzo dei serious game avviene anche in ambito familiare. Soprattutto nel caso dei pazienti pediatrici poter imparare giocando in ambiente extra-ambulatoriale genera una maggiore propensione a essere coinvolti nel processo di apprendimento ludico del serious game. Il trucco infatti è di rendere attraenti i trattamenti.

L’occhio del terapista è sempre vigile

Alcuni tra i più recenti modelli di serious game propongono di far giocare il paziente sia in ambito ambulatoriale alla presenza dello specialista, sia in ambiente domestico.

A casa il paziente fruisce del gioco e dei suoi insegnamenti semplicemente scaricando l’applicazione dedicata dai principali store Apple e Android.

La novità è rappresentata dal fatto che queste app sono connesse a una dashboard visibile allo specialista il quale può monitorare sia l’assiduità con cui il paziente gioca sia le sue performance

Ma non è tutto. Infatti lo specialista, alla luce dei progressi o regressi del paziente, può agire sulla dashboard per guidarlo nella scelta di giochi o livelli più adatti alla propria condizione. Ad esempio, più stimolanti nel caso in cui il paziente abbia fatto progressi.

Continuità terapeutica e assistenziale

I vantaggi di questo tipo di approccio sono molteplici.

Da un lato l’evoluzione del serious game classico verso modelli che prevedono app utilizzabili anche a casa favorisce la continuità terapeutica per il paziente senza necessità che egli debba recarsi presso l’ambulatorio dello specialista. Oltre al vantaggio logistico, il vero plus di questa impostazione è rappresentato dalla possibilità che il paziente fruisca dell’insegnamento impartito dal gioco nei tempi e nei modi a lui più congeniali. Un aspetto non secondario quando si tratta di serious game, dal momento che la motivazione intrinseca a “mettersi in gioco” riveste un’importanza notevole per il buon esito outcome terapeutico.

Altro aspetto vantaggioso offerto dai serious game sviluppati tramite app connesse anche con lo specialista è rappresentato dal fatto che alla continuità terapeutica si affianca la continuità assistenziale del medico. Come accennato, il terapista può seguire in tempo reale l’andamento del paziente-giocatore e guidarne le modalità di gioco anche da remoto. La possibilità di monitorare le performance permette al clinico anche di rendersi conto in tempo reale se sia necessario convocare il paziente in studio per valutare una rimodulazione della terapia convenzionale di tipo farmacologico e comportamentale.