A cura di Greta Piccininni.

Il 29 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, una campagna globale di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari, promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation attraverso una comunità di oltre 200 organizzazioni nazionali.

In questa occasione abbiamo intervistato la Dott.ssa Emanuela Folco, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore, con la quale abbiamo parlato dell’importanza della prevenzione e dell’aderenza alle terapie, e delle iniziative che la Fondazione sta portando avanti per educare la popolazione sull’importanza di prendersi cura del proprio cuore.

Quest’anno il messaggio della Giornata Mondiale per il Cuore è “Per il cuore, con il cuore, per te”. Può spiegarci il significato di questo messaggio e come si collega alla prevenzione delle malattie cardiovascolari?

La Giornata Mondiale per il Cuore 2023, promossa in Italia dalla Fondazione Italiana per il Cuore, (membro nazionale della World Heart Federation e del Comitato Organizzatore del World Heart Day a livello internazionale),  con  la collaborazione con Conacuore – Coordinamento nazionale delle associazioni di volontariato dei cardiopatici, quest’anno veicola  il messaggio “Per il cuore, con il cuore, per te” che vuole essere un richiamo all’importanza di adottare comportamenti salutari che riducono i fattori di rischio cardiovascolare come responsabilità prima di tutto individuale. È fondamentale sottolineare che l’80% dei decessi da malattie cardiovascolari sarebbe infatti prevenibile attraverso comportamenti e cure adeguate.

Questo messaggio è un invito a tutti i cittadini a prendersi cura del proprio cuore, adottando prima di tutto uno stile di vita salutare che aiuti a prevenire l’insorgenza e/o l’aggravarsi delle malattie cardiovascolari. È un richiamo a un impegno personale che ha un impatto anche sulla salute collettiva volto a sensibilizzare l’importanza di promuovere la salute del cuore, considerando che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte nel mondo, con oltre 20 milioni di decessi all’anno (nel 2021).

La Fondazione Italiana Per il Cuore ha recentemente condotto un’indagine sulla consapevolezza della popolazione italiana riguardo al rischio cardiovascolare. Qual è l’obiettivo di questa indagine e come contribuirà alla promozione della cultura della prevenzione?

L’indagine ha l’obiettivo di valutare quanto la popolazione italiana sia consapevole del rischio cardiovascolare e quali siano i comportamenti di prevenzione che adotta.

È stato coinvolto allo scopo un campione rappresentativo della popolazione italiana ed esaminati aspetti informativi, emozionali e relazionali legati alla conoscenza e alla percezione del rischio cardiovascolare.

I risultati di questa indagine sono preziosi alleati che ci consentiranno di perfezionare le strategie di sensibilizzazione per educare la popolazione sull’importanza della prevenzione cardiovascolare. Forniranno una comprensione approfondita dei comportamenti di prevenzione dei cittadini, delle barriere esistenti e delle leve per promuovere la consapevolezza sulla salute del cuore.

Potrebbe spiegare quali sono i comportamenti salutari che le persone possono adottare per prevenire le malattie cardiovascolari?

Per quanto riguarda i comportamenti salutari di prevenzione, è consigliato seguire una dieta mediterranea, mangiando regolarmente frutta, verdura e alimenti freschi di stagione, pesce, cereali integrali e olio extravergine di oliva, limitando, invece, il consumo di burro e salumi, carni rosse, sale e zucchero e moderando anche il consumo di alcool.

Altrettanto fondamentale è il mantenersi attivi e svolgere regolarmente dell’attività fisica, abolire il fumo e imparare a gestire lo stress, tutto finalizzato ad ottenere un generale benessere psico-fisico che aiuta a ridurre i fattori di rischio e andare incontro all’insorgere di patologie cardiovascolari.

Per chi invece già soffre di una malattia cardiovascolare è fondamentale, oltre che adottare il corretto stile di vita, anche e soprattutto aderire alle terapie che significa non interromperle o modificarle senza il consulto con il proprio medico.

Convivere bene con una patologia cardiovascolare è dunque oggi più che mai possibile perché sono disponibili molte terapie che possono essere personalizzate a misura di paziente, ma è fondamentale che esse vengano seguite con scrupolo e attenzione.

C’è qualche iniziativa specifica che la Fondazione Italiana Per il Cuore sta implementando per favorire la aderenza terapeutica in ambito cardiovascolare?

Nel contesto delle iniziative per migliorare la gestione delle malattie cardiovascolari in Italia, FIPC recentemente ha ottenuto il sostegno del Comitato Esecutivo dell’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari del Ministero della Salute e sta guidando un Gruppo di lavoro proprio dedicato al tema dell’aderenza terapeutica. Tema particolarmente urgente dato che, purtroppo, la percentuale di mancata aderenza nei pazienti cronici come i malati cardiovascolari si aggira intorno al 50%.

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