La forma virtuale della salute personalizzata
Cosa hanno in comune i videogiochi e la salute personalizzata?
Il fatto di mettere il giocatore-paziente al centro dell’azione.
Una analogia che si estende anche al successo delgioco o della terapia che si serve dei seriousgame. L’outcome, infatti, che si tratti di affezione a un gioco o disuccesso terapeutico, dipende da quanto il gioco o il percorso medicopersonalizzato trovano riscontro – si sposano per così dire – con le abilità egli obiettivi della medicina personalizzata.
Differentiapprocci per differenti outcome
Riuscire arealizzare un serious game efficace significariuscire a intercettare le abilità dei giocatori-pazienti con un adeguato gradodi coinvolgimento empatico all’interno del gioco con l’obiettivo di crearenell’utente la consapevolezza e il ricordo profondo di quanto imparatogiocando.
Cosa non facile. E che prevede approcci differentia seconda dell’outcome che ci siprefigge di raggiungere. Sia esso specifico,come ad esempio la riabilitazione, discretamente facile da raggiungere macon modesto impatto sulla popolazione nel suo complesso. Sia esso generale, volto a influenzare la salute diampia parte della cittadinanza.
Indipendentementedal tipo di intervento, la personalizzazionedel gioco in funzione della tipologia specifica di “persone con” patologiaa cui esso è destinato è la vera chiavedel successo di questo tipo di strumento terapeutico personalizzato.
Serious gamee demenza: il caso MasterQuiz
Tra i seriuosgame già sperimentati con successo alcuni sono dedicati alla salute cognitiva, specificamente studiati percontrastare la demenza senile. Altri, invece, sono focalizzati sulla salutesociale ed emotiva. Come i serious game sperimentati con successo percontrastare la depressione degli adolescenti e l’isolamento sociale deglianziani.
Nel primo caso ilsuccesso del gioco “MasterQuiz” va ricercato nella progettazione delserious game, disegnato per poter essere fruito in autonomia dal paziente senzadover ricorrere al medico o al caregiver. La semplicità di accesso rappresenta un altro plus di questo seriuosgame: poterne fruire in modo nativo sul device anziché tramite app rende piùsemplice l’utilizzo da parte dei soggetti anziani.
A ciò si aggiungono l’interattività e l’iteratività del gioco, che permettono all’utentedi ripetere più e più volte ciascun passaggio finché non riesce a indicare larisposta corretta alle domande poste dal sistema. Una volta trovata quella giustaun messaggio gratificante per il giocatore conduce al passaggio al livellosuccessivo, consolidando l’insegnamento impartito.
La progettazione è fondamentale
Definire a priori quale sia l’approccio più adeguato affinché unserious game sortisca l’effetto desiderato per il miglioramento della salutedei pazienti a cui viene proposto è difficile.
Nondimeno, è possibile progettare il gioco più indicato per unaspecifica esigenza di salute riunendoattorno al tavolo un team di professionisti con diverse competenze: esperti della patologia di interesse,delle dinamiche comportamentali deipazienti, di userexperience (UX) e programmatoriesperti di serious game.
La combinazione di queste competenze consente di realizzare un prodotto che sia alla portata dell’utente. Ciòè unserious game che sia al contempo accessibilema anche sfidante, coinvolgente ma non distraente,.
Tenendo sempre presente che anche al miglior progetto possonocorrispondere outcome più o meno elevati a seconda del livello di engagementdel paziente. Che dipende dal tipo di feedback continui che egli riceve mentre gioca e impara: unavera leva su cui agire per massimizzare la personalizzazione dell’intervento.Così come il successo è funzione della motivazione interiore a giocareper apprendere un modo di modificare la propria realtà. Con l’obiettivo dimigliorare il proprio stato di salute.