La scoperta dell’insulina: Leonard Thompson, il ragazzo con diabete da cui tutto è iniziato.

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Di Greta Piccininni

Si chiamava Leonard Thompson e aveva solo 14 anni quando gli fu somministrata la prima iniezione di insulina della storia. Ed è anche grazie a lui che oggi i 537 milioni di persone con diabete in tutto il mondo possono curarsi, vivere meglio e più a lungo.

Leonard e il diabete negli anni ’20

Torniamo alle origini. Leonard, a cui tre anni prima era stato diagnosticato il Diabete di Tipo 1, fu ricoverato nei primi giorni del 1922 presso il General Hospital di Toronto. Quando arrivò in ospedale era ad un passo dalla morte, entrava e usciva continuamente dal coma diabetico e pesava solo 29 kg. A quel tempo, infatti, non esisteva alcun trattamento efficace contro il diabete, se non la prescrizione di una dieta rigidissima che adottata per mesi interi metteva a dura prova l’organismo dei pazienti, prolungandone in media la vita di soli due anni. Nonostante il diabete non fosse una malattia estremamente diffusa, questo era dovuto soprattutto a un’aspettativa di vita troppo breve perché l’incidenza dei casi fosse molto alta. Ciò che è certo è che l’assenza di una cura rendeva il diabete una malattia generalmente fatale.

La scoperta dell’insulina

All’inizio degli anni Venti, Frederick Banting, un giovane medico canadese, aveva isolato una secrezione interna del pancreas (l’insulina) che aveva un ruolo fondamentale nel regolare il metabolismo di zucchero e carboidrati. Durante il congresso annuale dell’American Society, tenutosi nelle vacanze natalizie del 1921, Banting annunciò pubblicamente per la prima volta di aver condotto, insieme al collaboratore Charles Best e sotto la supervisione del professore di fisiologia all’Università di Toronto John Macleod, dei test su cani a cui era stato asportato volontariamente il pancreas. La somministrazione proprio di questa sostanza aveva comportato negli animali la diminuzione dei livelli di glicemia e quindi un miglioramento del diabete grazie alla combinazione di iniezioni periodiche e di una dieta studiata appositamente.

La scoperta dell’insulina: la prima somministrazione

Quando Leonard arrivò in ospedale, quindi, l’insulina non era ancora mai stata somministrata ad un essere umano. Il padre, disperato per le gravi condizioni del ragazzo, acconsentì al trattamento, nonostante non ci fosse alcuna certezza riguardo all’efficacia e all’eventuale insorgere di complicazioni ed effetti indesiderati.

Ed infatti, purtroppo, i risultati iniziali non furono esattamente quelli sperati: a Leonard fu iniettata una formula impura di insulina, che gli causò una reazione orticarioide e che non portò ad un sufficiente miglioramento delle sue condizioni. Perché ciò avvenisse fu necessario un processo di purificazione della formula, a cui lavorò il Dr. James Collip, biochimico dell’Università di Alberta, e dopo sole tre settimane Leonard ricevette una nuova somministrazione.

La scoperta dell’insulina: il successo della nuova formula

Stavolta i risultati furono straordinari, il miglioramento delle condizioni di Leonard fu evidente, i sintomi scomparvero ed il ragazzo fu presto in condizioni di riprendere una vita normale.

I risultati raggiunti furono pubblicati sul Journal of Laboratory and Clinical Medicine e fecero il giro del mondo, occupando ovunque le prime pagine dei giornali. Quella scoperta, infatti, rendeva gestibile una patologia la cui diagnosi fino a quel momento era quasi una sentenza di morte. Fu una vera e propria rivoluzione scientifica.

Produzione e messa in commercio dell’insulina

Da questo momento in poi un altro attore fondamentale entrò in gioco in questa storia di successo: la Eli Lilly Company. Il suo vicepresidente George Clowes, aveva assistito al discorso di Banting e già allora aveva proposto una collaborazione per mettere in commercio l’insulina per la prima volta. La sua proposta fu però rifiutata, dal momento che la formula era ancora da mettere a punto.

Il successo della somministrazione dell’insulina cambiò radicalmente la situazione. A metà del 1922 l’Università di Toronto e la Eli Lilly siglarono un accordo per produrre l’insulina negli Stati Uniti, in Messico, Cuba e l’America Centrale e Meridionale.

Grazie a questi accordi l’insulina fu ulteriormente ottimizzata e purificata e nel 1923 Eli Lilly ne produsse quantità impressionanti, cominciando a spedirla anche fuori dall’America e dando una speranza ai diabetici di tutto il mondo. Lo stesso anno Banting e Macleod ottennero il Nobel per la medicina per la loro scoperta.

Se a questo punto vi state chiedendo cosa successe a Leonard, egli visse altri tredici anni dalla prima iniezione di insulina. Morì, nel 1935, a causa di una bronchite e dell’inesistenza di un’altra delle scoperte fondamentali della medicina moderna: gli antibiotici.

Referenze

Fonte dell’immagine: UMass Chan Medical Scool website https://www.umassmed.edu/dcoe/diabetes-education/patient-resources/first-insulin-injection/

  1. Alberto de Leiva-Hidalgo et. al, Experiences of First Insulin-Treated Patients (1922–1923), American Journal of Therapeutics 27, e13–e23 (2020)
  2. https://www.esanum.it/today/posts/leonard-thompson-il-primo-paziente-curato-con-linsulina
  3. http://www.storiadellamedicina.net/leonard-thompson-primo-paziente-curato-linsulina/
  4. https://www.diabetes.co.uk/pioneers/leonard-thompson.html
  5. http://adiuvare.it/storia-dellinsulina/
  6. https://www.pbs.org/newshour/health/how-a-dying-boy-became-the-first-to-beat-diabetes